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“Caro nonno, la Guerra Galattica è finalmente iniziata. La Sacra Armatura sarà il premio per il vincitore. Sono orgogliosa di aver promosso tutto questo, perché questo era il tuo sogno, nonno. Il sogno di tutta la tua vita.”
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Ci ritroviamo ora in Grecia, nell’area di combattimento del Santuario, proprio mentre il Grande Sacerdote si rivolge a due aspiranti cavalieri in lizza per l’armatura di Pegaso. Davanti a lui e circondati da una gran folla che riempie gli spalti dell’arena sono Pegasus e Cassios che ascoltano le sue parole: “Miei valenti guerrieri. Avete combattuto contro i nove giganti di Ebdera e avete vinto. Siete gli unici ad avere superato questa prova su mille guerrieri scesi in campo con voi. Ora combatterete l’uno contro l’altro e proclamerò il vincitore Cavaliere dello Zodiaco e gli affiderò l’armatura di Pegasus.”
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Pegasus scaglia un pugno in direzione di Tisifone che viene colpita duramente anche a distanza e non si accorge che il nemico non è più di fronte a lei ma dietro. Nello scontro successivo Tisifone sembra avere ancora la meglio colpendo Pegasus in pieno stomaco “Proprio come immaginavo. Non sei ancora capace di servirti dell’armatura e se indossi le vestigia di Pegasus come qualsiasi altro essere umano ti meriti lo stesso trattamento”. Con questo commento Tisifone inizia a prendere a calci Pegasus che è ancora a terra incredulo e non riesce a muoversi, schiacciato dal peso dell’armatura. Non riesce a capire come mai l’armatura ora sia un peso e non un sollievo. Castalia gli comunica che “l’armatura non ha un valore assoluto. Diventa un’arma potente solo se è bene usata. I Cavalieri dello Zodiaco diventano invincibili quando hanno coscienza del loro potere. Il cosmo nel corpo. E’ questo il segreto. Ricordalo!”. Tisifone continua ad attaccare Pegasus che resta inerte “E’ più forte di me. La volontà delle stelle me lo impedisce. Come si può pretendere che un uomo combatta con tutte le sue forze contro una donna, anche se guerriera?”. Tisifone vuole attaccarlo nuovamente con il Colpo del Cobra ma intervengono i soldati del Santuario che vogliono finirlo al posto della Sacerdotessa. Un mossa errata perché ora non è più una donna ad attaccarlo e Pegasus trova la forza di reagire. Basterà un solo Fulmine di Pegasus a spazzare via tutti i soldati e Tisifone nota che “la velocità della sua corsa ha superato la barriera del suono”.
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“Mostrami il tuo volto, Castalia, e avrai una risposta.”
Non sapremo mai realmente come Castalia abbia risposto a questa richiesta di Pegasus perché l’episodio termina qui.
DIFFERENZE CON IL MANGA
Nel manga due turisti, un uomo e una donna, passeggiano tra antiche rovine. E’ notte e si vedono le stelle, vedono anche una stella cadente e lui commenta “questa regione dell’Egeo era chiamata Terra Sovrastata dalle Stelle, e come vedi questo nome rispecchia la realtà… ho anche sentito dire che a volte alcune stelle arrivano fino alla Terra!”. Si sente un gran boato e i due pensano che sia davvero caduta una stella, ma quando si avvicinano vedono Pegasus steso in terra. E’ ferito e cercano di aiutarlo, ma Pegasus, alla vista della sua maestra che si avvicina urla “E’ un mostro!” e cerca di scappare. Segue un dialogo tra Castalia a Pegasus in cui lei gli intima di tornare al Santuario a proseguire gli allenamenti, ma Pegasus si rifiuta dicendosi già abbastanza forte. Castalia insiste “domani vuoi forse essere ucciso da Cassios davanti all’armatura sacra?”. Continua spiegando quanto sia crudele Cassios che è solito staccare orecchie e naso agli avversari, o addirittura staccargli la testa, come si vede in un’immagine. Per provare alla sua maestra di essere pronto Seiya scaglia un pugno contro la terra creando un cratere come nell’anime. Fatto ciò spariscono alla vista dei due turisti che pensano di avere sognato e che il cratere rimasto sia stato frutto di un meteorite. Tornati ad Atene raccontano la storia a un prete che gli dice che probabilmente hanno visto un Saint della dea Atena e spiega: "Nell’antica mitologia greca c’è una dea che si chiama Atena. E’ una delle figlie di Zeus, il re degli dei. Indossa un’armatura scintillante ed è la dea della guerra! Ma ad Atena non piaceva combattere in prima persona e le sue battaglie erano sempre difensive! Combattè contro l’atroce e crudele Ares, si scontrò con i Titani e si giocò la conquista della Terra nella battaglia contro Poseidone. Le guerre scatenate dagli dei durarono a lungo, molto più tempo di quanto un essere umano possa immaginare. Nel campo di battaglia, attorno alla dea Atena, si trovavano i ragazzi che la proteggevano… questi erano i Saint! Erano ragazzi che avevano forza e coraggio da vendere, e arrivavano da tutto il mondo! La dea odiava le armi, e per proteggerla combattevano solo con i loro corpi senza l’ausilio di nessun’arma! I loro pugni vendevano l’aria e i loro calci erano in grado di spaccare la terra. Anche oggi dicono che facciano la loro comparsa quando il mondo è saturo della forza del male… sono i guerrieri della speranza. La mitologia non riporta nessuna cosa che li riguarda… sono ragazzi misteriosi, sono i guerrieri sacri alla dea Atena."
Qui termina il racconto del prete e ci ritroviamo nell’arena dove sta per iniziare la sfida tra Pegasus e Cassios. Nel manga il Grande Sacerdote non parla dei giganti di Ebdera, ma di nove guerrieri. Prima del combattimento interviene Tisifone e accusa Pegasus di essere scappato dal Santuario la sera prima, cosa che viene punita severamente. Castalia difende il suo allievo dicendo che hanno solo fatto degli allenamenti fuori dal Santuario. Tisifone aggiunge che è scappato per paura di non farcela perché è un orientale. Compare Aiolia (il cavaliere d’oro del leone che nell’anime si vedrà solo molto più tardi) dicendo che “non è detto che non possa diventare un Saint perché è un orientale, inoltre nessuno può sapere come finirà la battaglia se non verrà combattuta”.
Nel manga il flashback durante il combattimento inizia da quanto Pegasus viene affidato a Castalia per l’allenamento e si vedono diverse scene dell’addestramento prima di quella in cui Pegasus riesce a usare il cosmo.
Più avanti si vede Aiolia che assiste al combattimento vicino a Castalia.
La sera, nella casa di Castalia, nell’anime lei si limita ad ammonire Pegasus dicendogli che l’armatura và usata solo in caso di necessità, mentre nel manga spiega: “Se apri il contenitore dell’armatura senza alcuno scopo, distruggerà i tuoi occhi. Seiya, sai come si chiamava quella scatola che contiene l’armatura? Nell’era mitologica si chiamava Vaso di Pandora. Nonostante gli dei avessero proibito a Pandora di aprirlo lei non li ascoltò e da esso ne uscirono tutti i mali che affliggono il mondo! Seiya, l’armatura serve a proteggere il tuo corpo. Quando sei in pericolo, indossala senza alcuna esitazione. Solo allora saprai se contiene il male o la speranza!."
PERSONAGGI IN QUESTO EPISODIO:
Asher, Ban, Cassios, Castalia, Grande Sacerdote, Isabel, Pegasus, Tisifone.
NOTE:
La scena in cui si vede in terra l’orecchio mozzato di Cassios non è andata in onda in Italia. Tuttavia non si tratta di una censura in quanto la versione giunta in Europa già non la conteneva. Nella nuova serie su DVD la scena è presente.
Durante la fuga in direzione del porto Pegasus fatica a tenere il passo di Castalia e cade in un piccolo crepaccio. Sarà il primo di una lunga serie di “baratri e precipizi” che toccheranno l’apice nella serie di Asgard…
Tisifone, attaccando ancora Pegasus, invoca il “Colpo del Cobra”. L’interruzione da parte dei soldati del Santuario non ci consente di capire se sarebbe stato un colpo diverso o semplicemente un altro Cobra Incantatore.
DOVE TROVARE L’EPISODIO:
Manga Shot: Numero 13, giugno 2000 (Saint Seiya 1 di 28)
Manga Granata: Manga Compact, luglio 1992 (I Cavalieri dello Zodiaco, n. 1)
VHS e DVD Yamato Video: N. 1
VHS De Agostini: N. 1
Nel riassunto vedete alcuni screenshot dell'episodio, alcuni sono raggiungibili direttamente tramite link testuale al punto del racconto cui si riferiscono. La galleria completa è disponibile a questo link.
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